sabato 22 dicembre 2012

Resegone 1875m

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Bellissimo panorama visto dalla cima del Resegone
Partenza sentiero
Nome:Resegone salita
Data:22/dic/2012 9:47
Map:Vedi Sopra
Distance:5,22 kilometers
Tempo 
impiegato:
2:54:30
Velocità media:1,8 km/h
Velocità 
Massima:
11,9 km/h
Passo Medio:33' 25" per km
Altitudine Min:1.154 m
Altitudine Max:1.843 m
Ora Partenza:2012-12-22T08:47:27Z
Punto di
Partenza:
Latitudine:45º 53' 18" N
Longitudine:9º 28' 27" E
Punto di 
Arrivo:
Latitudine:45º 51' 30" N
Longitudine: 9º 28' 08" E

Il Resegone - detto anche Monte Serrada - è una montagna delle Prealpi Lombarde alta 1875 m s.l.m., in Lombardia, al confine tra la provincia di Bergamo e la provincia di Lecco. La sua cima più alta viene chiamata Punta Cermenati (una volta detta Punta della Croce).


Resegone visto dal Cornizzolo


Resegone visto dal sentiero, zona Morterone.

Il nome prende origine dal suo celebre profilo e dall'italianizzazione del termine lombardo resegón (grande sega), dato che, soprattutto se osservate dalla città di Lecco e dalla Brianza, le sue nove punte principali ricordano proprio la lama di una sega. Il suo secondo nome Serrada può significare che chiude (serra) le valli circostanti ma potrebbe derivare pure dallo spagnolo (segata si traduce aserrada e gli spagnoli dominarono qui per quasi 2 secoli). Oltre alla già citata Punta Cermenati, le cime più rilevanti del Resegone sono: la Punta Stoppani (1849 m s.l.m.), la Punta Manzoni (1810 m s.l.m.), il Dente (1809 m s.l.m.), la Cima Pozzi (1810 m s.l.m.), il Pizzo Daina (1850 m s.l.m.) e la Torre di Valnegra (1807 m s.l.m.).

La Croce del Resegone e vista della Grigna sullo sfondo.

 Il Resegone è una montagna di recente formazione composta per lo più da dolomia, appartenemte alla formazione geologica nota come Dolomia Principale, risalente al Triassico Superiore (Norico). Si presenta dal versante di Lecco, aspro e molto scosceso; molto più dolce dal lato della Valle Imagna e della Val Taleggio in Provincia di Bergamo. Elementari i sentieri da Brumano, Fuipiano e Morterone. Questo versante è inoltre considerato una frequentata via di ascesa scialpinistica.



 Molti altri sentieri raggiungono la cima; essi possono essere di difficoltà elementare ma anche molto impegnativi e potenzialmente pericolosi per gli incauti. Le sue pareti sono conosciute agli arrampicatori e offrono sia vie in quota (Bastionata alla Capanna Alpinisti Monzesi), sia agevoli falesie di fondovalle (Placca delle Sorprese). Dalla vetta si può godere di un panorama notevole, soprattutto verso le Prealpi Orobiche e la Pianura Padana. Tuttavia offre la possibilità di risalita anche senza arrampicata, passando prima per i boschi che si trovano più sotto, risalendo poi in golette e creste di pendenze considerevoli ma percorribili facendo attenzione.





Diversi rifugi sono allestiti in zona, tra i quali il Luigi Azzoni proprio sotto la sommità della Punta Cermenati.
E' un rifugio situato nel comune di Lecco, in provincia di Lecco, posto a 1875 m, pochissimi metri sotto la cima del Resegone, nelle prealpi lombarde.

Rif. Azzoni






Creste sud, da La Passata alla Punta Cermenati:
  • Cima Quarenghi (1537 m s.l.m.)
  • Cima Piazzo (1637 m s.l.m.)
  • I Solitari (1667 m s.l.m.)
  • Pizzo Brumano (1756 m s.l.m.)
  • Pizzo Daina (1850 m s.l.m.)
  • Torre di Valnegra (1807 m s.l.m.)
  • Punta Cermenati (1875 m s.l.m.)
Creste nord, dalla Punta Cermenati al Passo Giuff:
  • Punta Stoppani (1849 m s.l.m.)
  • Punta Manzoni (1810 m s.l.m.)
  • Dente (1809 m s.l.m.)
  • Cima Pozzi (1810 m s.l.m.)
  • Pan di Zucchero (1760 m s.l.m.)
  • Pizzo Morterone (1751 m s.l.m.)



http://it.wikipedia.org/wiki/Resegone



giovedì 13 dicembre 2012

Diamo un senso...




"Camminare per le montagne, scalarle, conoscerle nel loro profondo.

E' tutto questo, un'oceano di saggezza, un modo per guardarsi allo specchio e riuscire alla fine a capire sè stessi.

L'essere umano vive in città, mangia senza fame, beve senza sete, si stanca senza che il corpo fatichi, rincorre il proprio tempo senza raggiungerlo mai.

E' un essere imprigionato, una prigione senza confini dalla quale è quasi impossibile fuggire.

Alcuni esseri umani però a volte hanno bisogno di riprendersi la loro vita, di ritrovare la strada maestra.

NON TUTTI CI PROVANO, IN POCHI CI RIESCONO..."

(Walter Bonatti)


mercoledì 12 dicembre 2012

Sodadura 2014m


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Croce in cima al Monte Sodadura
Nome:Moggio-Sodadura
Data:12/dic/2012 7:53
Map:
Vedi Sopra
Distanza:14,6 kilometers
Tempo impiegato:6:24:35
Velocità Media:2,3 km/h
Velocità Massima:15,7 km/h
Passo Medio:26' 21" per km
Altitudine Min:899 m
Altitudine Max:2.012 m
Ora Partenza:2012-12-12 T0 6:53:56
Punto di Partenza:
Latitude:45º 55' 52" N
Longitude:9º 29' 24" E
Punto di Arrivo:
Latitude:45º 55' 53" N
Longitude:9º 29' 23" E


Parte finale della salita


Sodadura





















Cima piramidale che sorge a nord/est dei Piani di Artavaggio, il Monte Sodadura campeggia tra il Monte Aralalta, la Cima di Piazzo e lo Zuccone dei Campelli. Viene frequentemente salito dai Rifugi dei Piani di Artavaggio e un po' meno dalla Val Taleggio in quanto itinerario abbastanza lungo, ma bello ed assai interessante per i gruppi di case rustiche che si incontrano lungo il percorso.



Monte Sodadura

Gruppo delle GRIGNE

- I Piani di Artavaggio, sono anche chiamati "Pian de la Questiun", a causa dei diversi Comuni che se ne contendono la proprietà. Ai tempi, quando la piana appartiene al ducato di Milano e confinava con la Serenissima. Tra i Piani di Artavaggio e i Piani di Bobbio si ergono le numerose Cime del gruppo Campelli, precedute dal Monte Sodadura e dalla Cima Piazzo con la sottostante Alpe Piazzo, probabilmente così denominate per la loro struttura pianeggiante. Il gruppo dei Campelli comprende la Conca medesima e quella del Pratorotondo abbracciando tutti i pascoli dell'Alto Vallone.


Madonnina in cima al Sodadura



Partenza da Moggio
Piani di Artavaggio
Il gruppo delle Grigne visto dai Piani di Artavaggio



 La salita da Moggio ai Piani di Artavaggio


Il Nicola è un rifugio con architettura piramidale, ispirato alla montagna adiacente, la Sodadura la ns. piramide con un’altitudine di mt. 2014. Non più un Rifugio “spartano” ,ma bensì un Rifugio, con servizio di alberghetto, con tutti i comfort e con interventi in materia di sicurezza, igiene ambientale e sanitaria, arredato in stile montano, e che offre il meglio in termini di accoglienza , servizi, passeggiate e relax, ed accoglie gli amanti della montagna in un ambiente simpatico e cordiale, in uno splendido scenario di montagne circostanti, è dotato di  ampie sale di ristoro, self service  anche per gruppi CAI ed Associazioni varie con 150 posti a sedere

Ottimo pasto al rif. Nicola
Rif. Nicola









Rif. Nicola